Anatomia del pene: come funziona e com’è fatto

anatomia del pene

Con l’espressione anatomia del pene si intende fare riferimento a tutte le componenti che vanno a formare l’organo riproduttivo maschile: esso è infatti formato da moltissime parti diverse. Purtroppo, ci sono ancora moltissimi uomini e donne che non hanno ancora una piena consapevolezza e conoscenza del proprio corpo, e proprio per questa ragione questo articolo vuole far luce sulle parti anatomiche del pene.

Il pene, che è conosciuto anche con il nome di asta virile oppure di verga, è l’organo maschile disposto alla copulazione e che rappresenta anche l’ultimo tratto delle vie urinarie. Si tratta dell’organo maschile più importante nel corso dell’atto sessuale: la sua struttura anatomica però consente anche la fuoriuscita dell’urina che proviene dai reni e viene accumulata nella vescica.

Dunque, si può liberamente dire che il pene fa sia parte dell’apparato riproduttivo, noto anche come apparato genitale maschile, che dell’apparato urinario. Esso è un organo totalmente ricoperto di pelle e alla sua base è circondato dal pelo: la sua forma è molto simile a quella di un cilindro.

Il pene si localizza a livello pelvico, in una zona chiamata “area pubica”: a nord confina con la parte bassa dell’addome, mentre a sud confina con i testicoli, che si trovano all’interno della sacca scrotale. Al suo interno, il pene è ricco di tessuto vascolare e di terminazioni nervose: esso contiene anche l’uretra maschile, dalla quale fuoriesce sia l’urina che lo sperma nel corso dell’eiaculazione.

Asta e radice

Il pene è un organo che si compone principalmente di tre zone diverse, ovvero la radice, l’asta e il glande: in questo paragrafo, alcune informazioni sulle prime due zone. Iniziando dalla radice, si tratta della regione più prossimale del pene: questa non è visibile dall’esterno ed è immobile, fissata alla fascia perineale superficiale.

All’interno della radice sono contenuti i tratti iniziali dei tessuti erettili del pene, che sono il corpo spongioso (al cui interno è contenuta l’uretra maschile) ed i corpi cavernosi. La radice ha il compito di fornire sia stabilità che ancoraggio alla zona successiva, ovvero l’asta del pene.

La seconda parte del pene è invece l’asta: questa è mobile e termina con il glande, considerata però una parte autonoma. L’asta ha la forma di un cilindro e la sua circonferenza, così come anche la sua lunghezza, variano dallo stato del pene.

Al suo interno sono contenute alcune delle parti più consistenti dei tessuti erettili del pene, come i due corpi cavernosi ed il corpo spongioso. Tali tessuti sono i responsabili dell’erezione del pene nel corso dell’eccitazione sessuale e conseguentemente anche nel corso del coito.
Quando l’asta è flaccida, questa tende a pendere tra le due coscie, appoggiandosi direttamente sulla sacca scrotale: quando invece è eretta, l’asta si ingrandisce e diventa turgida. La pelle dell’asta è un po’ pigmentata, e per questa ragione appare un po’ più scura rispetto a quelle che sono altre zone del corpo umano.

Anatomia del pene: tutto sul glande

Il glande, conosciuto in campo medico anche con il nome di balano, è l’estremità del pene, la parte più distante dalla radice. Il glande si posiziona alla fine dell’asta del pene ed ha la forma di una cupola, un colore che oscilla tra il rosa ed il viola ed una superficie liscia.

Sulla punta del glande è possibile trovare il meato urinario, il quale serve ad espellere sia l’urina che è contenuta nella vescica che lo sperma contenuto nei testicoli. Alla base del glande è invece possibile trovare una zona chiamata “corona del glande” e alla sua base il “solco coronale”: questo rappresenta il confine con l’asta.

Tutti gli uomini tranne quelli circoncisi hanno un lembo di pelle scorrevole e che rappresenta un continuo con la pelle dell’asta: il suo nome è prepuzio. Quando il pene è flaccido, il prepuzio ricopre totalmente il glande, mentre se il pene è in erezione il prepuzio va verso l’indietro, lasciando scoperto il glande.

Il movimento del prepuzio è regolato da un lembo di tessuto elastico, il quale prende il nome di frenulo. Il glande è importantissimo nel corso del coito, in quanto è una zona erogena ricchissima di terminazioni nervose: queste sono preposte proprio all’eccitazione.

Dimensioni e lunghezza del pene

Come si è potuto constatare, il pene si compone di numerosissime zone diverse l’una dall’altra: non bisogna dimenticare inoltre che si tratta anche di una zona ricchissima di terminazioni nervose sensitive. Esse sono le protagoniste quando si parla di eccitazione e di piacere sessuale: molto importante in questo discorso è il nervo pudendo.

Il nervo pudendo è una branca conosciuta come nervo dorsale del pene: oltre a questo, ci sono i nervi cavernosi. Si tratta di nervi parasimpatici che derivano dal plesso ipogastrico inferiore: attraverso il rilascio di neurotrasmettitori, questi consentono l’erezione del pene.

Per valutare le dimensioni dell’organo sessuale maschile, è necessario prendere in considerazione due diversi parametri, che sono appunto la lunghezza e la circonferenza. La lunghezza deve essere misurata a partire dalla punta del glande fino alla radice, mentre invece la circonferenza va misurata alla metà del corpo.

Nel corso della misurazione è importante tenere presenti alcuni fattori che influiscono sulle dimensioni del pene: innanzitutto, è necessario valutare se il pene è flaccido oppure se il pene è eretto. Come è risaputo, nel corso dell’erezione il pene accresce notevolmente la sua misura in quanto vi è un maggior afflusso di sangue.

Successivamente, anche l’età è importante in quanto il pene, così come altre parti del corpo, cresce fino al ventunesimo anno di età: questo significa che il pene di un adolescente è più piccolo del pene di un adulto. Infine, essendo composto di un tessuto muscolare estremamente particolare, il pene è estremamente sensibile a quelli che sono alcuni fattori ambientali. Il freddo e l’acqua, infatti, portano ad una contrazione di questo tessuto muscolare, facendo diminuire in questo modo quelle che sono le dimensioni reali del pene.

Ecco le dimensioni medie

Quella delle dimensioni del pene è una tematica estremamente importante per gli i soggetti di sesso maschile: proprio per questa ragione, moltissime sono le ricerche che sono state svolte nel corso del tempo per scoprire quali siano le reali dimensioni di questo organo. Per quanto riguarda le dimensioni di un pene flaccido, la media è di nove centimetri di lunghezza e nove centimetri e mezzo di circonferenza.

Tutti questi studi hanno però dimostrato anche che non esiste nessuna correlazione tra quelle che sono le dimensioni di un pene flaccido e le dimensioni di un pene eretto: molti peni che sembravano piccoli quando flaccidi si sono rivelati in realtà molto più grandi quando eretti. Ovviamente, è molto più importante, quando si misura la dimensione del pene, valutare la sua lunghezza quando eretto.

Per quanto riguarda le dimensioni riguardo l’anatomia umana di un pene eretto, un particolare studio che è stato condotto nel 2015 ha dimostrato che nella maggior parte degli uomini, la lunghezza di aggira intorno ai 13,12 centimetri, mentre la circonferenza è sugli 11,66 centimetri.

Si ricorda ancora una volta che è molto più importante fare affidamento sulle dimensioni del pene nel corso della sua erezione, in quanto queste valgono come riferimento nel corso del coito. Inoltre, se non si raggiungono tali dimensioni e se non si raggiungono i sette centimetri nel corso dell’erezione, allora si tratta di micropene.

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