come smettere di masturbarsi

La masturbazione è tra le pratiche più naturali per gli esseri umani, tuttavia, qualcuno vuole capire come smettere di masturbarsi, specialmente quando diventa un’ossessione.

La masturbazione è considerata da scienziati ed educatori di grande interesse per la costruzione della sessualità dell’individuo. Riporta molteplici benefici dal rilassamento dell’organismo a 360°.

Ovviamente, affinché i suoi effetti siano positivi per l’organismo bisogna praticare l’autoerotismo senza eccessi. Quando capita di domandarsi come smettere di masturbarsi significa che sono in corso delle devianze che devono essere gestite.

Praticare autoerotismo è del tutto normale e aiuta gli individui a soddisfare i propri desideri sessuali. Ha una lunga lista di benefici che supportano corpo e mente.

Grazie alla masturbazione, infatti, gli esseri umani sono in grado di ridurre lo stress, di diminuire l’eccitazione nervosa, di facilitare la fase dell’addormentamento. L’autoerotismo aiuta a conoscere il proprio corpo e migliora i rapporti sessuali di coppia.

Come tutte le cose e le attività è bene non eccedere poiché si potrebbe incorrere in disturbi della masturbazione, potrebbe diventare una dipendenza.

In forma cronica, può interferire con le attività quotidiane come il lavoro, la scuola, la vita sentimentale e le responsabilità domestiche.

In questo caso, dunque, si parla di masturbazione compulsiva e va gestita e tenuta sotto controllo per evitare appunto di che influisca negativamente sulla vita quotidiana.

Cos’è la masturbazione compulsiva

La masturbazione compulsiva o autoerotismo compulsivo è una situazione di incontrollato impulso nel procurarsi piacere con esplicite difficoltà di gestione. Rientra a pieno titolo nelle dipendenze di tipo sessuale.

È quella condizione in cui il soggetto non riesce a controllare l’impulso di darsi piacere. Ne consegue poi uno stato di frustrazione e insoddisfazione che sfocia nel masturbarsi in situazioni in cui non è socialmente accettato l’autoerotismo.

Diventa una dipendenza quando il soggetto non riesce a controllare il comportamento e continua a metterlo in pratica pur sapendo di non trovarsi in una condizione o situazione idonea. Può, addirittura, sfociare in un comportamento ossessivo compulsivo creando delle difficoltà evidenti nella propria vita sociale, nelle relazioni e sul lavoro.

Questo tipo di disturbo sessuale può colpire indipendentemente sia uomini sia donne e dopo aver messo in atto il gesto deviante, l’individuo si sente assalito dal senso di colpa. Bisogna precisare che masturbarsi in generale non rappresenta un’azione negativa o sbagliata se eseguita correttamente.

Gli individui riescono ad allentare le situazioni di stress. La masturbazione permette di conoscere il proprio corpo e permette di migliorare le relazioni di coppia.

Quando il comportamento diventa cronico è il caso di chiedersi come fermare il comportamento masturbatorio. La masturbazione cronica rientra nelle ossessioni sessuali più comuni oltre ad è una manifestazione dell’ipersessualità.

Strategie per smettere di autoappagarsi sessualmente

Alla luce di quanto detto fino a ora dunque la masturbazione è una dei gesti più comuni e naturali per l’essere umano. Anche i soggetti che hanno un rapporto soddisfacente con il proprio partner sessuale si masturbano. 

Masturbarsi prima dello sport non compromette, in alcun modo, la performance. Questo per intendere che l’autoerotismo rientra a pieno titolo nelle attività più naturali.

Può capitare, però, che questa azione naturale possa diventare un atteggiamento cronico. I segnali a cui si deve far attenzione sono:

Diventa necessario capire come smettere di masturbarsi. Come per gli altri comportamenti cronici, bisogna attraversare una serie di fasi.

Un percorso da fare con il proprio terapeuta di fiducia.Uno dei primi passi è quello di essere onesti con se stessi. La masturbazione viene stigmatizzata da alcune religioni e cultura come atto impuro e immorale.

La masturbazione è un’azione naturale con una valida importanza scientifica ed educativa. I soggetti colpiti da questa dipendenza possono sentirsi in colpa nel praticare l’autoerotismo.

È bene individuare la radice del problema in modo da poterlo risolvere. Andare in terapia non significa utilizzare il proprio psicologo come una sportello unico bensì richiede tempo e pazienza.

Gestire il desiderio compulsivo di masturbarsi

La masturbazione, da gesto naturale che regala benessere all’organismo, può diventare una vera è propria ossessione. Il primo passo è quello di rivolgersi a uno specialista in patologie comportamentali.

Insieme al terapeuta l’individuo seguirà un percorso di riabilitazione che implicherà impegno e costanza. Successivamente, ci saranno delle tecniche che supportano la terapia come, ad esempio, tenersi occupati.

Avere una giornata piena di attività indurrà gli individui a trovare attività rilassanti, eccitanti e coinvolgenti che non comprendano ovviamente la masturbazione.

Fare attività fisica, yoga, pilates, esplorare nuovi luoghi, uscire con gli amici o trovare un nuovo hobby riduce drasticamente la possibilità di masturbarsi. Certamente non manca la cura del corpo:

Impegnare il corpo in attività energiche focalizza l’energia e gli sforzi su altre attività. La terapia aiuta gli individui a sviluppare strategie a partire dall’individuazione della radice.

Un primo step è individuare in quali occasioni l’impulso di masturbarsi è incontrollabile.

Trovare un gruppo di sostegno

La consapevolezza aiuta a superare il comportamento compulsivo ma anche il confronto con altri individui che hanno la stessa patologia è importante.

La condivisione dell’esperienza può aiutare questi individui a trovare nuove e innovative strategie per iniziare a capire come smettere di masturbarsi.

Quindi, un buon consiglio è quello di chiedere al tuo terapista di consigliarti gruppi della zona.

I masturbatori compulsivi, dopo aver completato la masturbazione, si sentono in colpa ed è proprio questo senso di colpa che può essere inibito dalla presenza fisica in un gruppo.

Un altro valido supporto possono essere i gruppi di sostegno online: tutelano la privacy, i soggetti possono parlare in qualsiasi luogo e orario e, soprattutto, possono eliminare le barriere di imbarazzo.

Come si fa a smettere di masturbarsi

Alla luce di quanto detto ci sono altri consigli per gli individui che vogliono capire come cessare l’atto di masturbazione. Una cosa fondamentale è quella di evitare il contatto con la propria pelle.

Ad esempio, di notte i soggetti affetti da masturbazione compulsiva potrebbero indossare qualche vestito extra. In questo modo si evita di toccare e di strofinare e di scongiurare la fase dell’eccitamento. Certo, se la temperatura esterna lo permette!

Indossare qualche vestito in più riduce la sensazione di sfregamento. Un altro passo importante è evitare la pornografia o qualsiasi fonte di eccitamento.

Quindi evitare film, riviste e alto. Bloccare i siti porno e soprattutto identificare che rapporto si ha con la pornografia. Gli individui che soffrono di masturbazione compulsiva devono essere pazienti e determinati, il percorso è lungo ma darà i suoi risultati.

Se il fatto che ti masturbi spesso dipende dal timore di venire troppo presto, ricorri a un rimedio naturale come l’integratore per combattere l’eiaculazione precoce.