Quella del pene curvo è una condizione comune a moltissimi uomini. Non si tratta sempre di qualcosa di cui preoccuparsi.
Questa condizione può dipendere da diverse cause, alcune riconducibili a delle patologie, altre fortunatamente no.
È pur vero che le conseguenze di un pene storto possono influire sulla qualità della vita sessuale di un uomo e della coppia. Ecco perché è importante fare chiarezza sulle circostanze in cui è utile rivolgersi a uno specialista.
Cos’è il pene curvo
Si tratta di una vera e propria deviazione del pene a livello anatomico. In particolare, essa si palesa nel corso dell’erezione.
Il pene storto in erezione può adottare una curvatura peniena che rende davvero difficile se non addirittura impossibile la penetrazione.
Sono numerosissime le malattie e le condizioni che interessano il pene, e queste possono essere sia di tipo congenito che di tipo acquisito. Il pene curvo congenito, noto anche come deviazione del pene congenita, è una condizione che si manifesta sin dalla nascita.
Ci possono essere però anche delle forme acquisite se la sua manifestazione è successiva alla nascita e causata da patologie o traumi concomitanti.
Per quanto riguarda il pene storto congenito, noto anche come incurvamento penieno congenito, si pensa che questo sia dovuto ad uno sviluppo dei tessuti del pene non del tutto simmetrico.
I tessuti ai quali si fa riferimento sono, ovviamente, i corpi cavernosi ed il corpo spongioso. Una caratteristica questa che viene alla luce, di solito, nel corso dei primi anni di vita dell’individuo.
La curvatura può, inoltre, essere di gravità diversa e può andare in direzioni diverse. Le deviazioni che interessano il fallo spesso si palesano ventralmente, raramente dorsalmente e lateralmente. Molto frequente è la condizione per la quale si ha il pene storto a sinistra.
Pene incurvato congenito
Come accennato in apertura, il pene storto può essere sia una condizione congenita che si manifesta già alla nascita che acquisita. In questo secondo caso, essa si manifesta in seguito a degli eventi.
Per quanto riguarda le cause del pene storto acquisite, nella maggior parte dei casi questa condizione è causata dalla malattia di La Peyronie a cui abbiamo accennato anche in precedenza. La malattia è nota anche come induratio penisplastica.
Essa si caratterizza per la presenza di una oppure di diverse placche dure e fibrose che si posizionano lungo l’asta del pene, al di sopra dei corpi cavernosi. Si tratta di placche che sono totalmente prive di elasticità e cicatriziali. Esse provocano, nel corso dell’erezione, l’incurvamento anomalo del fallo.
Generalmente, questa malattia insorge nei soggetti che hanno dai quaranta ai sessanta anni anche se ci sono comunque casi che interessano soggetti più giovani.
I problemi correlati al pene curvo congenito, invece, variano in base a quello che è l’angolo della curvatura peniena. Nei casi in cui l’incurvatura supera i 30°, la penetrazione diventa davvero impossibile, causando problemi sessuali al paziente che ne soffre.
Se non supera i 30°, allora questo difetto è considerato come un semplice inestetismo che non dà problemi di erezione.
Abbiamo parlato ampiamente nel nostro articolo sui tipi di pene come le dimensioni e la forma possono portare alcuni uomini a soffrire psicologicamente di questa condizione.
I sintomi del pene curvo
In genere, quando si parla di sintomi ci si riferisce a una patologia. In effetti, come accennato in precedenza, in alcuni casi è possibile che il pene si presenti curvo per la presenza di patologie.
La principale malattia che influisce sulla forma del pene è la malattia di Peyronie. Tale problematica crea l’insorgenza di protuberanze che sono percepibili al tatto, questi nel caso in cui la malattia non sia stata ancora diagnosticata sono dei veri e propri campanelli di allarme.
La malattia di Peyronie colpisce circa il 9% della popolazione mondiale. In via maggioritaria gli individui di sesso maschile che hanno superato i 40 anni anche se non sono mancati diagnosi che hanno riguardato ragazzi più giovani.
Nonostante tali numeri è possibile che la malattia sia sottostimata. Questo purtroppo lo si deve alla reticenza che gli uomini hanno quando scoprono di avere problematiche nella loro zona intima.
Proprio per questo motivo è importante avere informazioni adeguate in merito. Tale malattia si presenta come un’anomalia anatomica alla zona genitale.
Quando si soffre di tale malattia il pene curva verso il basso o a destra mentre il pene storto verso sinistra. Rientra in questi casi anche il pene leggermente curvo verso l’alto.
In genere, non si prova dolore anche se è possibile che vi siano problematiche durante l’erezione.
I sintomi di tale malattia possono comparire e peggiorare nel tempo se non curati. Si nota un rigonfiamento al tatto molto duro che rende la zona molto meno elastica. Ecco per quale motivo è possibile che vi siano problemi durante l’erezione.
Pene curvo cause e diagnosi
Il pene storto in erezione, quando acquisito, può causare un forte dolore. Un fastidio che potrebbe avere una durata che va dai quattro ai sei mesi.
Esso porta con sé anche la comparsa di alcuni noduli che si trovano lungo l’asta. Insieme al pene curvo possono presentarsi dei disturbi sessuali.
Se questo è il tuo caso, puoi usare l’integratore per la disfunzione erettile di Virgostill. Se la situazione non migliora entro poche settimane, è consigliabile richiedere un consulto medico.
In genere, sono proprio le problematiche nell’atto sessuale che spingono l’uomo a contattare uno specialista. Ovviamente, queste sono causa di ripercussioni psicologiche sia dal danno organico delle strutture vascolari peniene.
È possibile diagnosticare un pene curvo congenito nelle persone che soffrono di:
- diabete mellito;
- ipertensione arteriosa;
- di malattia di Dupuytren;
- nei soggetti che hanno subito macro e micro traumi al pene.
Per diagnosticare il pene storto è necessaria l’anamnesi generale, quindi anche sessuale, del paziente. Di conseguenza, è necessario indurre farmacologicamente l’erezione nel paziente per valutare se si ha il pene storto. Si procede, poi, con una valutazione visiva.
Inoltre, può anche essere utile lo studio con l’ecocolordoppler dinamico con iniezione di prostaglandina. Questa valuta il grado di curvatura del pene, la presenza delle placche e la loro posizione.
Perché alcune persone hanno il pene curvo a sinistra
Grazie ai passi da gigante che la medicina ha fatto negli ultimi anni, è possibile affermare che per il pene curvo ci sono molti rimedi. Inoltre, qualsiasi cura si decida di intraprendere non porterà alcun rischio per il soggetto.
Ovviamente, il trattamento possibile sarà diverso a seconda delle cause che hanno portato alla curvatura, che sia essa acquisita o congenita. Nel caso in cui il pene storto sia di origine congenita, l’unica soluzione possibile è quella dell’intervento chirurgico.
Invece, nel caso in cui la curvatura sia acquisita, allora si dovranno valutare alcuni aspetti. In particolare, bisognerà comprendere se:
- durante l’erezione si accusa dolore;
- quanto sia importante la curvatura;
- vi sono stati dei peggioramenti nel tempo o se la situazione è stabile;
- vi sono problemi di erezione.
Solo a seguito di tale anamnesi, lo specialista sarà in grado di decidere come intervenire.
Nel caso in cui il fastidio sia importante può essere consigliato dagli specialisti un intervento chirurgico. In alcuni casi, invece, può essere sufficiente il trattamento farmacologico con iniezione in loco.
Come raddrizzare il pene curvo o storto
Possiamo affermare che nella maggior parte dei casi, ovvero, quando questo diventa un problema importante, il pene curvo, viene trattato attraverso la chirurgia. La più antica soluzione è quella ideata da Nesbit più di cinquant’anni fa, nel 1965.
Al fine di raddrizzare il pene, viene asportata una losanga di albuginea dal lato del pene più lungo, facendo così raddrizzare il pene.
Da più di dieci anni, inoltre, viene effettuata la corporoplastica di raddrizzamento a lembi sovrapposti. Si tratta di una vera e propria alternativa del metodo già ideato da Nesbit.
In questa procedura la tunica albuginea non viene eliminata in modo definitivo ma viene solamente sovrapposta, in modo da non rischiare di asportare una quantità troppo grande di albuginea.
Questa variante dell’intervento chirurgico apporta degli ottimi risultati per quanto riguarda il raddrizzamento del pene, eliminando tutti i noduli ed anche gli inestetismi della pelle.
Invece, quando si soffre della malattia di La Peyronie, questo intervento può essere effettuato dopo che viene risolta la fase di attività della malattia. In tal caso, si utilizzano dei trattamenti ionoforetici e il trattamento con le cellule staminali.
Infine, la medicina rigenerativa migliore e più moderna è sicuramente quella che usa la terapia con i fattori di crescita piastrinici. Questi stimolano le cellule staminali dei tessuti e servono anche alla cura della disfunzione erettile.
Pene curvo rimedi: l’efficacia delle onde d’urto sul pene ad arco
Come si è visto, per trattare il pene curvo, sia esso causato da fattori genetici ovvero da fattori come traumi oppure malattie, ci sono moltissime strade diverse che si possono seguire.
Sarà lo specialista a decidere se è il caso di intervenire chirurgicamente, o prescrivere dei farmaci specifici. Ecco per quale motivo si continua ad affermare che è indispensabile rivolgersi a uno specialista nel caso in cui si notino delle problematiche o delle anomalie.
Negli ultimi anni è stato messo a punto uno specifico trattamento, completamente differente: le onde d’urto a bassa intensità. Questo viene consigliato soprattutto quando si ha il pene curvo in basso. Si tratta di un’opzione terapeutica che ha degli ottimi risvolti.
Sono generate da ultrasuoni oppure anche da un magnete. Non di rado, possono essere consigliate anche per il trattamento della malattia di La Peyronie, di cui abbiamo precedentemente parlato, ad esempio nel corso delle prime fasi della malattia.
In particolare, sembra essere molto utile quando si manifestano i sintomi dolorosi nel corso dell’erezione.
Le onde d’urto a bassa frequenza sono ottime per migliorare i sintomi, contrastando anche l’infiammazione causata dalla malattia. Per avere dei risultati che siano tangibili e soprattutto durature nel tempo, è necessario sottoporsi a un ciclo di cure che prevede dalla sei alle otto sedute.
Rimedi per il pene curvilineo: i fattori di crescita piastrinici
Come già visto in precedenza diverse sono le possibilità per il trattamento del pene curvo. Una di queste è l’utilizzo dei fattori di crescita piastrinici.
Esso è particolarmente indicato per tutti coloro che soffrono di insufficiente erezione del pene. Ottimo per coloro che non rispondono alla terapia con inibitori delle fosfodiesterasi di tipo cinque.
Inoltre, è ottimo per coloro che soffrono della malattia di La Peyronie. Gli interventi che vengono effettuati per deviare il pene sono per lo più delle tecniche di plicatura, generalmente poco invasive e soprattutto realizzabili in day-hospital.
Questi interventi hanno un ottimo tasso di successo, specialmente in deviazioni lievi ed anche medie. C’è anche un farmaco, chiamato collagenasi di clostridium histolyticium, approvato sia negli Stati Uniti che in Europa.
Tale trattamento serve per correggere la induratio penis plastica che si presenta con una placca grande e con una curvatura di oltre 30 gradi.
Rivolgersi a uno specialista per il pene curvato
Quindi il pene storto è un problema che interessa una buona percentuale di popolazione maschile. In alcuni casi esso è una problematica congenita, in altri casi, sopraggiunge solo successivamente.
Quello che è importante è alle prime avvisaglie di chiedere il parere di uno specialista. La valutazione di quest’ultimo permette di comprendere quale sia la strada migliore da seguire.
Solo raramente si consiglia di procedere con la cura farmacologica. Invece, nel caso in cui il problema sia piuttosto evidente, si consiglia di intervenire chirurgicamente.
Spesso il paziente che è affetto da pene storto congenito o sopraggiunto, trova difficoltà nei rapporti di coppia. In effetti, nella maggior parte dei casi si cerca di tenere la cosa nascosta al proprio partner.
Ma se non si prendono provvedimenti è possibile che la situazione peggiori inesorabilmente. Inoltre, il pene curvo può anche essere causa di dolore durante l’erezione. La sensazione di dolore e l’aggravarsi della situazione influiscono e non poco sulla scelta dello specialista di intervenire in un modo piuttosto che in un altro.