Con l’espressione anatomia del pene si fa riferimento a tutte quelle componenti anatomiche che caratterizzano l’organo riproduttivo maschile.
Il membro maschile è, infatti, formato da moltissime parti diverse. Purtroppo, ci sono ancora moltissimi uomini che non hanno una piena consapevolezza e conoscenza del proprio corpo.
Proprio per questa ragione, questa breve guida vuole far luce sui dettagli dell’anatomia dell’apparato riproduttore maschile. Una maggiore conoscenza porta a una maggiore consapevolezza e, quindi, anche a una maggiore capacità valutativa della propria fisicità.
Funzioni e anatomia dell’apparato riproduttore maschile
Il pene, che è conosciuto anche con altri nomi, come asta virile o verga, è l’organo genitale maschile sessuale e riproduttivo. Esso rappresenta anche l’ultimo tratto delle vie urinarie e la sua struttura anatomica infatti consente anche la fuoriuscita dell’urina. È da cui esce anche lo sperma durante l’atto dell’eiaculazione.
È un organo totalmente circondato dalla pelle, la cui forma è molto simile a quella di un cilindro. Si localizza a livello pelvico, in una zona chiamata area pubica. A nord confina con la parte bassa dell’addome, mentre a sud si trova vicino ai testicoli posti all’interno della sacca scrotale.
Il pene si compone dalla base, l’asta e il glande. Quest’ultimo è ricoperto da una porzione di cute che si ripiega su se stessa e che gli esperti chiamano prepuzio.
Le arterie cavernose vanno a vascolarizzare i corpi cavernosi. Questi vengono poi ricoperti da una membrana fibrosa solida che è nota come fascia di Buck.
L’innervazione del pene è in realtà molto più complessa di quello che si possa pensare: inizia con il nervo pudendo dal plesso sacrale e dal plesso sacrale attraverso i nervi cavernosi. I corpi cavernosi nell’anatomia del pene si compongono di tessuto erettile, che a sua volta è costituito da vari spazi vascolari con forma irregolare.
Se il pene è a riposo, cioè non in erezione, una piccola quantità di sangue è presente all’interno degli spazi vascolari quando ha luogo l’erezione. Arrivando alla zona una maggiore quantità di sangue questo entra nei corpi cavernosi aumentando la pressione che viene esercitata sulla tunica albuginea.
Parti anatomiche del pene
Tanto per iniziare, potrebbe essere utile soffermarsi su quelle che possono essere le dimensioni medie di un pene. Molti gli uomini che credono di essere sottodotati e di soffrire di una patologia chiamata micropenia.
Ancora di più sono quelli convinti che le dimensioni influiscono sia sulle prestazioni sessuali, sia sulla virilità. In realtà questi sono tutti preconcetti.
Alcuni studi eseguiti a riguardo di quelle che sono le dimensioni medie di un pene, hanno evidenziato che la maggior parte degli uomini hanno un pene perfettamente nella media ma questa ricerca non cambia comunque il fatto che alcuni credono di essere sottodotati.
Occorre approfondire, innanzitutto, quelle che sono le dimensioni medie.Per valutare le dimensioni dell’organo sessuale maschile è necessario prendere in considerazione due diversi parametri: la lunghezza e la circonferenza.
La lunghezza deve essere misurata a partire dalla punta del glande fino alla radice, mentre invece la circonferenza va misurata alla metà del corpo.
Nel corso della misurazione è importante tenere presenti alcuni fattori che influiscono sulle dimensioni del pene. Innanzitutto, per una corretta misurazione il pene deve essere in erezione. Infatti, non si può stabilire con certezza la dimensione dell’organo maschile quando questo è a riposo.
Durante l’erezione invece il pene accresce notevolmente la sua misura, in quanto vi è un maggior afflusso di sangue.
Successivamente, va tenuta in considerazione l’età del soggetto. Questo fattore è importante in quanto il pene, così come altre parti del corpo, cresce fino al ventunesimo anno di età. Questo significa che il pene di un adolescente molto probabilmente è più piccolo del pene di un uomo adulto.
Infine, essendo composto da un tessuto muscolare estremamente particolare, il pene è un organo estremamente sensibile ad alcuni fattori ambientali. Ad esempio, il membro maschile reagisce al freddo e all’acqua rimpicciolendosi. Le stimolazioni del freddo portano a una contrazione di questo tessuto muscolare, facendo diminuire il pene in questo modo quelle che sono le sue dimensioni reali.
Dimensioni medie del pene
Quella delle dimensioni del pene è una tematica estremamente importante è molto delicata per i soggetti di sesso maschile. Proprio per questa ragione, sono state svolte moltissime ricerche nel corso del tempo per scoprire quali sono le reali dimensioni di questo organo.
Sappiate, però, che esistono moltissimi tipi di pene diversi.
Per quanto riguarda le dimensioni di un pene flaccido, la media è di 9 centimetri di lunghezza e 9 centimetri e mezzo di circonferenza.
Sono stati tutti questi studi a dimostrare che non esiste nessuna correlazione tra quelle che sono le dimensioni di un pene flaccido e le dimensioni di un pene eretto. Molti peni che sembravano piccoli mentre erano a riposo, si sono successivamente rivelati molto più grandi quando eretti.
Tornando al discorso delle dimensioni, un particolare studio condotto nel 2015 ha dimostrato che nella maggior parte degli uomini, la lunghezza del pene si aggira intorno ai 13 centimetri. La circonferenza invece è sugli 11 centimetri.
Si ricorda, ancora una volta, che è molto più importante fare affidamento sulle dimensioni del pene nel corso della sua erezione, in quanto queste valgono come riferimento nel corso del coito. Inoltre, se non si raggiungono tali dimensioni e non si raggiungono almeno i 7 centimetri nel corso dell’erezione, allora potrebbe trattarsi della sindrome del pene piccolo.
Anatomia del pene in dettaglio
Vediamo nel dettaglio l’anatomia del pene, soffermiamoci sulle varie parti e comprendere il ruolo e il funzionamento di ciascuna di esse. Il pene è un organo che si compone principalmente di tre zone diverse, ovvero:
- la radice;
- l’asta;
- il glande.
Morfologia del pene: la radice
La radice è la regione più prossimale del pene. Questa non è visibile dall’esterno ed è immobile, fissata alla fascia perineale superficiale.
All’interno della radice sono contenuti i tratti iniziali dei tessuti erettili del pene, che sono il corpo spongioso (al cui interno è contenuta l’uretra maschile) e i corpi cavernosi. La radice ha il compito di fornire sia stabilità che ancoraggio alla zona successiva, ovvero l’asta del pene.
Morfologia del pene: l’asta
La seconda parte del pene è invece l’asta. Questa è mobile e termina con il glande che, però, viene considerata come una parte autonoma. L’asta, nell’anatomia del pene, ha la forma di un cilindro e la sua circonferenza, così come anche la sua lunghezza, variano dallo stato del pene.
Al suo interno sono contenute alcune delle parti più consistenti dei tessuti erettili del pene, come i due corpi cavernosi e il corpo spongioso. Tali tessuti sono i responsabili dell’erezione del pene nel corso dell’eccitazione sessuale e conseguentemente anche nel corso del coito.
Quando l’asta è flaccida, questa tende a pendere tra le due cosce, appoggiandosi direttamente sulla sacca scrotale. Quando, invece, è eretta l’asta si ingrandisce e diventa turgida. La pelle dell’asta è un po’ pigmentata e per questa ragione appare un po’ più scura rispetto a quelle che sono altre zone del corpo umano.
Morfologia del pene: il glande
Il glande nell’anatomia del pene è conosciuto in campo medico anche con il nome di balano. È l’estremità del pene, cioè la parte più distante dalla radice.
Il glande si posiziona alla fine dell’asta del pene ed ha la forma di una cupola, un colore che oscilla tra il rosa e il viola e una superficie liscia.
Sulla punta del glande è possibile trovare il meato urinario che serve a espellere sia l’urina che è contenuta nella vescica che lo sperma contenuto nei testicoli. Alla base del glande è invece possibile trovare una zona chiamata “corona del glande” e alla sua base il “solco coronale”: questo rappresenta il confine con l’asta.
Tutti gli uomini, tranne quelli circoncisi, hanno un lembo di pelle scorrevole e che rappresenta un continuo con la pelle dell’asta: il suo nome è prepuzio.
Quando il pene è flaccido, il prepuzio ricopre totalmente il glande, mentre se il pene è in erezione il prepuzio va verso l’indietro, lasciando scoperto il glande.
Il movimento del prepuzio è regolato da un lembo di tessuto elastico, il quale prende il nome di frenulo.
Il glande è importantissimo nel corso del coito, in quanto è una zona erogena ricchissima di terminazioni nervose: queste sono preposte proprio all’eccitazione.
Come abbiamo visto il pene ha una struttura complessa e tale è anche il suo funzionamento. Quello che possiamo fare, durante l’attività sessuale, è sostenerlo!
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