Il coito interrotto è una pratica contraccettiva che consiste nell’estrazione del pene dalla vagina prima dell’eiaculazione.
Al giorno d’oggi, grazie ai vari progressi scientifici, esistono diversi metodi e soluzioni contraccettive per evitare gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. Sono, comunque, tanti giovani che non conoscono i metodi contraccettivi
Questa pratica è potenzialmente molto rischiosa ma, nonostante ciò, tra i giovani è notevolmente praticata. In questo articolo analizzeremo quali sono gli svantaggi e i vantaggi di praticare questo metodo contraccettivo.
I rischi legati alla pratica del coito interrotto
Lo scopo del coito interrotto ha come finalità il tentativo di evitare che lo sperma entri nella vagina. Ha tuttavia un’efficacia molto scarsa ed è quindi considerata uno dei metodi contraccettivi più inaffidabile e meno sicuro.
Inoltre, i rischi legati all’utilizzo di questa soluzione contraccettiva sono tantissimi.
La pratica del ritiro del pene prima dell’eiaculazione, inoltre, non assicura alcun tipo di difesa e protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Non è previsto l’utilizzo di dispositivi che fungano da barriera, come i preservativi maschili e quelli femminili.
Ciononostante questo è un metodo diffusissimo fra i più giovani, che non conoscono i reali rischi del praticare il coito interrotto. Anzi, lo reputano un metodo contraccettivo alternativo, logico e funzionale.
Quello che trascurano, però, è che questa modalità non è in grado di proteggere in alcun modo da gravidanze indesiderate.
Ai ragazzi d’oggi, purtroppo, mancano le basi di una corretta educazione sessuale, come anche ai tre quarti della popolazione mondiale composta da giovani adulti e adolescenti.
Interrompere l’amplesso in questo modo, inoltre, è un inibitore del piacere maschile.
È risaputo, infatti, che gli uomini raggiungono l’orgasmo durante l’eiaculazione. Interromperla per terminare il rapporto fuori dalla vagina non fa bene, il piacere sessuale ne risente notevolmente.
Coito interrotto e malattie sessualmente trasmissibili
Come già detto praticare regolarmente il coito interrotto può portare ad avere un rischio più alto di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto quelle particolarmente fastidiose e lunghe. Ecco un elenco esaustivo.
- Gonorrea. In gergo popolare, la gonorrea è chiamata comunemente “scolo”, a causa dei sintomi con i quali si manifesta nell’uomo, ovvero una secrezione dal pene prima liquida, poi copiosa e sotto forma di pus, insieme ad un fastidioso senso di bruciore nella zona dell’uretra, con conseguente arrossamento, dolore durante la minzione e difficoltà ad urinare. Questi sintomi compaiono abitualmente 2-7 giorni dopo il contagio. I sintomi femminili, invece, sono completamente diversi e molto più leggeri.
- Candidosi. Per candidosi si intendono le vaginiti da Candida molto frequenti, che tendono a verificarsi nelle donne in periodi di cambiamenti ormonali, come accade in gravidanza e durante trattamenti estroprogestinici oppure antibiotici. Sono caratterizzate da arrossamento della mucosa vaginale, presenza di placche biancastre, secrezioni vaginali, prurito e bruciore. Nell’uomo si manifesta tramite eritemi che interessano il prepuzio, con manifestazioni di prurito e bruciore.
- Tricomoniasi. La tricomoniasi è una malattia trasmissibile sessualmente che colpisce gli organi sessuali e le vie urinarie di uomini e donne. L’infezione avviene a causa di un protozoo flagellato, ovvero a causa di un parassita unicellulare dotato di appendici filamentose con cui il parassita riesce a muoversi all’interno dell’apparato genitale. Questo parassita prende il nome di Trichomonas vaginalis, e può essere trasmesso generalmente attraverso rapporti sessuali non protetti. Questa tipologia di infezione si manifesta tramite disturbi sessuali ed urinari, come vaginiti, uretriti e prostatiti. Questa infezione non risulta avere sintomi particolarmente intensi, e molto spesso si presenta in maniera asintomatica. L’apparato femminile, però, risulta essere più soggetto alla manifestazione dei sintomi dell’infezione.
- Condilomi acuminati. I condilomi acuminati risultano essere l’espressione di una malattia a trasmissione sessuale, piuttosto contagiosa e diffusa, specialmente negli immunodepressi o in individui che presentano altre patologie colpevoli di un abbassamento delle difese immunitarie. L’agente responsabile è un virus noto come HPV ovvero il papilloma virus umani. L’HPV risulta avere molte varianti, quelle che interessano maggiormente i condilomi acuminati sono la variante 6 e la 11.
- Infezioni erpetiche genitali. L’herpes genitale è una malattia infettiva causata da un virus che prende il nome di Herpes simplex. L’infezione può provocare lesioni cutanee estese, localizzate principalmente nell’area ano-genitale. Si tratta di un’infezione trasmessa attraverso rapporti sessuali non protetti, ma può essere contratta anche tramite contagio verticale, durante il parto, dalla madre al bambino a causa delle lesioni o dell’infezione in corso.
- AIDS. La sindrome da immunodeficienza acquisita è una malattia infettiva provocata dal virus HIV, che attacca il sistema immunitario, rendendo più suscettibili alle infezioni e all’insorgenza di alcuni tumori. Ciò accade perché a causa della malattia l’organismo perde progressivamente le difese immunitarie, e quindi l’organismo non è più in grado di proteggersi dalle malattie.
Coito interrotto nei giorni fertili
Come visto, la pratica del coito interrotto risulta essere molto rischiosa. Questo accade sia per la possibile contrazione di malattie sessualmente trasmissibili, sia per la possibilità elevata di gravidanze indesiderate o non previste.
Per questo motivo, durante i giorni fertili bisognerebbe cercare un’alternativa al coito interrotto per la contraccezione.
Per giorni fertili si intende quel periodo del mese durante il ciclo mestruale nei quali la donna si trova nel periodo dell’ovulazione. In questo lasso di tempo di 4/5 giorni le probabilità di una gravidanza sono più alte del normale.
Come abbiamo detto, per una gravidanza, soprattutto nel periodo fertile, basta una leggerissima fuoriuscita di sperma. Anche per questo motivo, quindi, è consigliabile evitare di praticare il coito interrotto, soprattutto in questo delicato periodo del mese della donna.
Piuttosto, se non si possono utilizzare metodi contraccettivi più validi e sicuri, può essere un’opzione valida quella di dedicarsi solo ai preliminari. I preliminari sono molto importanti nel sesso e possono rappresentare un amplesso.
Coito interrotto nei giorni non fertili
Anche durante i giorni non fertili questo metodo contraccettivo presenta notevoli svantaggi. Sicuramente le possibilità di una gravidanza indesiderata sono notevolmente più basse, ma i rischi legati ai rapporti sessuali non protetti restano alti.
Il coito interrotto, infatti, non protegge in alcun modo da possibili malattie sessualmente trasmissibili ed infezioni, quindi sarebbe opportuno non tenerlo in considerazione come metodo contraccettivo a lungo termine.
Esistono diverse malattie sessualmente trasmissibili, infatti, che risultano essere asintomatiche e che quindi si scopre della loro esistenza solo dopo aver svolto indagini ed esami medici accurati.
In quanto malattie silenti, non è possibile notare ad occhio nudo in quanto asintomatiche. Sarebbe opportuno ricorrere a metodi contraccettivi sicuri, come preservativi maschili e femminili, per proteggersi notevolmente dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Il coito interrotto in gravidanza
Ma quindi, come praticare il coito interrotto in modo sicuro? Non si può.
Neanche durante la gravidanza questa pratica risulta essere al 100% sicura perché ricordiamo che non presenta nessuna barriera fra il pene e la vagina. È possibile contrarre malattie sessualmente trasmissibili, anche se il proprio partner è fisso.
Durante la gravidanza è ancora più rischioso per la donna contrarre una malattia sessuale poiché può nuocere in modo importante allo sviluppo del feto. Il mondo delle malattie sessualmente trasmissibili è molto vasto, come anche la sintomatologia che presenta ogni singola malattia.
Queste infezioni variano anche in base alla loro gravità :
- nei trattamenti con cui è possibile curarle;
- nel tipo di sintomi con cui si manifestano;
- nelle conseguenze che possono provocare sia alla donna, sia al feto.
Le più preoccupanti risultano essere le malattie sessualmente trasmissibili di origine batterica; come ad esempio la clamidia, la gonorrea, la sifilide e il granuloma inguinale. Le infezioni di tipo batterico vengono curate quasi esclusivamente tramite antibiotici.
Per concludere, il coito interrotto non solo non può essere considerato un metodo anticoncezionale efficace, ma non è nemmeno favorevole all’orgasmo e l’appagamento sessuale.
Per molte coppie interferisce con il piacere e l’intensità dell’amplesso. E viene percepito come un metodo brusco ed insoddisfacente di concludere il rapporto, sia dall’uomo che dalla donna.
Per avere qualche momento in più di godimento, elevando le tue prestazioni sessuali, puoi pensare di utilizzare un ritardante sessuale per far durare di più l’erezione e quindi ritardare l’orgasmo.