Dimensioni del pene

Le dimensioni del pene preoccupano moltissimi uomini. Non si tratta solo di vanità, anche se è noto che il pene è associato alla virilità maschile.

Molti temono infatti che le dimensioni del proprio organo sessuale possano non essere sufficienti per soddisfare sessualmente una donna.

Questo pensiero è decisamente frutto di credenze obsolete e, se vogliamo, anche sbagliate.

Se molte persone credono che la dimensione del pene sia importante per avere successo sotto le coperte, è vero anche il contrario.

Ci sono diversi fattori, infatti, che entrano in gioco nel rapporto di coppia affinché entrambi i partner siano reciprocamente soddisfatti.

Perché sono importanti le dimensioni del pene?

Per appurare se si è veramente poco dotati forse può essere più utile capire quali sono le dimensioni medie del pene. Certamente, non in assoluto ma, piuttosto, in rapporto alla media della nazione di cui si è originari.

Possono esserci diversità culturali degne di nota, ad esempio, mettendo a confronto la media italiana con quella di un paese asiatico o del continente africano.

Prima di conoscere qual è la dimensione del pene in media nel mondo e in Italia, è importante chiarire com’è fatto un pene. È davvero diffusa la mancanza di informazione rispetto all’anatomia del membro maschile.

Com’è fatto il pene

Prima di sapere com’è fatto un pene e capire come misurare le sue dimensioni, bisogna fare una distinzione tra la misura in erezione e quella del pene flaccido.

Solo così si potrà capire se le dimensioni del proprio pene siano nella norma, grandi o se si è sottodotati.

Il pene è l’organo principale dell’apparato genitale maschile. Si trova a livello pelvico, all’interno dell’area pubica ed è circondato da peli. Confina con l’addome inferiore nella parte superiore mentre nella parte inferiore confina con lo scroto, che è la sacca testicolare.

Il pene ha la forma di un cilindro e in esso possiamo riconoscere tre parti:

La radice è la parte che si aggancia all’area pubica. L’asta è la porzione centrale e più lunga del pene. Al suo interno ci sono i corpi e le arterie cavernose che hanno come scopo quello di favorire l’erezione.

Nell’asta c’è il corpo spongioso, al cui interno è contenuta gran parte dell’uretra maschile. L’estremità del pene è rappresentata dal glande che ha una forma di cupola e che è una zona erogena.

Questa parte è, infatti, coperta dal prepuzio ed è ricca di tantissime terminazioni nervose. Ecco perché il glande è percettivo alle stimolazioni sessuali che hanno come fine l’eccitazione e la riproduzione.

Credenze sulle dimensioni del pene

Ora è il momento di sfatare alcune leggende metropolitane.

Purtroppo, soprattutto intorno alle dimensioni, ne girano veramente molte. A partire dal fatto che la qualità delle prestazioni sessuali non è legata solo alle dimensioni.

Alcune di esse, come vedremo anche più avanti, influiscono sulla vita sessuale dell’uomo.

Innanzitutto, gli studi hanno evidenziato come, se parliamo di lunghezza durante l’erezione, questo evento possa variare a seconda delle condizioni esterne, come:

Questi solo alcuni di quelli maggiormente influenti. Occorre, poi, sottolineare come non sempre le dimensioni del membro maschile vanno di pari passo con quella che è la naturale crescita corporea.

Insomma, sono moltissime le determinanti delle dimensioni. Indispensabile però sottolineare che queste ultime in alcun modo dovrebbero avere ripercussioni sulla mente e sull’attività sessuale di un uomo.

Una delle leggende estremamente comuni affermerebbe che gli uomini bassi sarebbero più dotati. Sono solo dicerie e se così fosse, sarebbe solamente per puro caso.

Tra l’altro, è bene sapere che un pene di dimensioni maggiori non è direttamente collegato a un maggior piacere da parte del partner.

Parametri per misurare il pene

Al fine di definire quelle che sono le reali misure del pene, è necessario prendere in considerazione due importanti fattori: la lunghezza, che si misura dalla radice alla punta del glande e la circonferenza, che si misura alla metà del corpo.

Il pene può essere a riposo e, quindi, non eretto o può essere nel pieno della sua possibile erezione.

Ovviamente, questo suo stato non può far altro che incidere sulle sue dimensioni temporanee. In effetti, queste possono aumentare nel corso dell’erezione per via di un maggiore o minore afflusso di sangue.

Gli uomini adulti hanno, ovviamente, il pene più lungo rispetto a quelli più piccoli. Generalmente, il pene non smette di crescere fino al compimento del ventunesimo anno di età.

Ci sono poi diversi fattori che influiscono sulle dimensioni del pene come, ad esempio, l’ambiente esterno in cui ci si trova.

Anche il caldo, il freddo o l’acqua possono influire sulle grandezze del pene. Ciò dipende dall’estrema sensibilità di questa zona del corpo maschile.

Dobbiamo pensare che il pene è come rivestito da un tessuto muscolare unico. Esso si riduce o aumenta di dimensioni, estendendosi in lunghezza, in base agli stimoli esterni. Il freddo, ad esempio, rende il pene molto più piccolo.

Quanto misura un pene nella media?

Ecco quali sono le lunghezza media dei peni in Italia, parlando di un organo a riposo e di un uomo adulto: 9 centimetri di lunghezza e 9 centimetri e mezzo di diametro.

Tuttavia, non esistono correlazioni tra le dimensioni del pene a riposo e quando è eretto. Molti sono stati gli studi che hanno mostrato proprio la grande differenza tra le due dimensioni, senza però nessun legame diretto.

Come ben si può immaginare, non sono stati pochi gli studi che sono stati condotti per quello che riguarda le misure di un pene che possono essere considerate normali.

In particolare, uno studio dell’Università della California di San Diego ha indicato come il 2% delle persone osservate, e che vengono definiti come ipodotati, presentavano un membro di appena 7 cm.

Quando si supera tale soglia, si considera il soggetto normodotato.

Sono ritenute dimensioni normali quelle che vanno dagli 8 cm di lunghezza a riposo ai 12 cm quando il membro è eretto.

Nonostante le dimensioni perfettamente nella media degli italiani, alcuni studi hanno rilevato la loro generale insoddisfazione sulle proprie dimensioni.

A rivelarlo è l’Associazione Italiana di Andrologia secondo cui il 25% degli uomini si dice insoddisfatto, nonostante le loro misure siano nella media.

Ci sono altri fattori che potrebbero far ridurre le dimensioni del pene. Innanzitutto, le dimensioni si riducono con l’avanzare dell’età. Ad influire su di esse, incidono anche alcune malattie come:

In tutti questi casi è possibile che vi sia una leggera riduzione delle dimensioni, anche se restano comunque nella norma.

Ricapitolando, ecco una classifica delle dimensioni di un pene:

Le dimensioni del pene durante l’erezione

Un particolare studio condotto su più di tremila uomini ha dimostrato che la lunghezza media del pene flaccido arriva a dodici centimetri e mezzo.

Da questo è stato possibile rilevare come le dimensioni di un pene flaccido variano se il pene viene stirato manualmente.

Un altro studio britannico, condotto nel 2015, che ha coinvolto più di quindicimila uomini ha indagato su quale fosse mediamente la misura del membro eretto.

Secondo questo sondaggio, la lunghezza media si aggira intorno ai 13,12 centimetri. Per quanto riguarda la circonferenza, si aggira intorno agli 11, 66 centimetri.

Ovviamente, le dimensioni di un pene durante la fase di erezione sono molto più importanti. Non tanto per il soddisfacimento del partner ma perché vengono utilizzate come parametro per misura dell’organo sessuale maschile.

Ci sono numerosi altri studi condotti sulla lunghezza del pene in fase di erezione. Tra cui una ricerca del 1990 che ha stimato che la lunghezza media del pene in erezione è di 12,9 centimetri.

Forse non allungherà il pene, anzi, non lo fa sicuramente ma la crema per erezione Virgostill dà sicuramente un aiuto a far durare di più un amplesso.

Non bisogna pensare che chi non abbia le misure sopra citate, sia automaticamente affetto da qualche tipo di patologia.

Esistono, tuttavia, alcune patologie legate alla lunghezza del pene. La più comune è, sicuramente, quella del micropene.

Cos’è e quali sono le dimensioni del micropene

Quando il pene si rivela eccessivamente piccolo, si parla di micropene.

Una vera e propria patologia che può essere diagnosticata già da neonati, se il pene stirato è più corto di un centimetro e mezzo.

Si può riscontrare il micropene in un soggetto adulto quando il pene in erezione non è in grado di superare i 7 centimetri di lunghezza.

La presenza di questa condizione è associabile ad una varietà di problematiche diverse. Tra le conseguenze del micropene è sicuramente possibile menzionare dei problemi con:

Nei casi più difficili è possibile che il soggetto che presenta il micropene potrebbe addirittura accusare sintomi depressivi.

Una problematica causata da una netta difficoltà nell’accettarsi e nell’approcciarsi all’altro sesso.

In moltissimi casi, la condizione del micropene è causata da una scarsissima produzione di testosterone: l’ormone sessuale maschile principale per la crescita del pene.

Al giorno d’oggi, gli uomini che soffrono di questa condizione possono avvalersi di numerosi trattamenti diversi sia chirurgici che farmacologici.

Nonostante i numerosi studi però, i risultati che si possono avere seguendo queste terapie sono estremamente incerti.

Pensare troppo alle dimensioni del proprio pene eretto, e soprattutto pensarci in modo negativo, può sicuramente avere delle gravi ripercussioni sulla sfera psicologica.

Come influisce sulla mente dell’uomo la dimensione del suo pene

A questo punto, ci sembra interessante approfondire quelle che sono le possibili ripercussioni psicologiche.

Queste si hanno continuando a nutrire due idee completamente sbagliate. La prima è quella di avere un membro che sia di dimensioni ridotte quando probabilmente si è perfettamente nella media.

La seconda è l’idea che per offrire piacere alla propria partner si debba per forza essere superdotati.

Anche se non lo ammetteranno, sono moltissimi gli uomini a pensare questo. In effetti, non sono pochi coloro che pensano che avere un pene di 15 cm sia la soluzione ai problemi di tutta la propria vita.

Insomma, si tratta comunque di una dimensione del pene al di fuori di quella che è la media mondiale. Ecco perché ci sono numerosi uomini non soddisfatti dalla dimensione del proprio pene.

Questo porta a vivere una fortissima ansia ed una grande sensazione di disagio, specialmente nei momenti in cui gli altri potrebbero notare questa particolare debolezza.

Questi problemi portano quindi moltissimi uomini ad avere problemi anche nel fare le più semplici e comuni delle cose. Tanto l’approccio quanto l’avere un rapporto sessuale, oppure stare senza vestiti in uno spogliatoio pubblico risulta molto difficile.

Diventa, dunque, evidente che la dimensione del pene piccolo quando presa troppo seriamente, può pregiudicare proprio la qualità di vita di un individuo, alle volte anche in modo del tutto irrisolvibile.

Tuttavia, se ci si sente soli in questo problema, è assolutamente necessario parlarne con uno psicologo o con qualcuno che sia in grado di ascoltare.

Questa è l’unica soluzione giusta. Un supporto psicologico aiuta sicuramente l’uomo che soffre di problemi con il proprio pene.

Rimedi per allungare il pene

Come accennato in precedenza, per quello che riguarda il micropene ci sono alcune terapie che possono essere messe in atto.

Nonostante questa vastità di scelta, è possibile che non si trovi una soluzione che sia realmente in grado di dare risultati soddisfacenti.

Innanzitutto, una possibile terapia è l’approccio psicosessuologico che permette di evitare che il paziente si sottoponga a trattamenti chirurgici inutili.

Una terapia che cerca di migliorare la percezione che si ha del proprio corpo. Il paziente potrebbe essere in grado di riuscire a recuperare una buona percezione del sé corporeo.

Riuscendo, in alcuni casi, anche ad accettarsi e a comprendere che in alcuni casi si è perfettamente nella normalità delle misure.

Tra le risposte a come allungare il pene, c’è anche l’intervento chirurgico di falloplastica cioè di allungamento del pene.

Si va ad agire sul legamento sospensore che nel gergo anatomico è una continuazione della fascia di Buck, una delle membrane che avvolge il pene e si inserisce nell’osso pubico.

Un legamento, questo, che ha il compito di mantenere il pene tirato all’interno e verso l’alto e grazie alla sua azione permette di ottenere un allungamento.

L’allungamento chirurgico del pene può anche avvenire con l’inserimento di distanziatori in silicone alla base dei corpi cavernosi.

Si tratta, comunque, di interventi invasivi che possono avere effetti collaterali.

Ci sono poi pratiche che permettono l’ingrossamento del pene, come le punture di acido ialuronico.