allergia al preservativo

L’allergia al preservativo è un’evenienza abbastanza comune. Ecco cosa fare quando si è allergici alle sostanze delle quali è composto un profilattico per avere, comunque, un rapporto piacevole e sicuro.

L’intolleranza al profilattico è una condizione abbastanza rara. Gli uomini che ne soffrono possono riscontrare alcuni problemi nella propria vita sessuale. L’allergia si manifesta, solitamente, con: prurito intenso, gonfiore e arrossamento dopo aver indossato il profilattico.

È corretto, però, parlare di sensibilità al lattice più che al preservativo stesso. La reazione può essere causata dagli altri ingredienti come il lubrificante o lo spermicida, presente in alcune tipologie di profilattici.

Coloro che sono ipersensibili al preservativo e alle sostanze delle quali è composto possono sperimentare alcuni sintomi localizzati.

Si parla di sintomi localizzati in riferimento a disturbi in punti in cui la pelle e le mucose del membro entrano in diretto contatto con il profilattico Si possono presentare dei casi estremi di vero e proprio shock anafilattico.

Uno tra i sintomi più comuni è la dermatite allergica da contatto: un’eruzione cutanea dal colore rossastro.

La dermatite da contatto porta un fortissimo prurito intorno ai genitali e nelle aree del corpo che entrano in contatto diretto con il lattice.

Quando, invece, si ha una reazione allergica al preservativo è possibile sperimentare: gonfiore, orticaria, lacrimazione, naso che cola, starnuti, congestione, viso arrossato e addirittura gola irritata.

Allergia al lattice del preservativo sintomi

Ci sono diverse allergie che si possono sperimentare e che riguardano la propria vita sessuale. Tra queste vanno menzionate le allergie agli antigeni del lattice.

Durante l’amplesso ci sono moltissime sostanze e materiali che entrano a contatto con le mucose. Sono proprio queste sostanze che possono causare reazioni allergiche.

Il lattice, con il quale si producono i preservativi, viene prodotto a partire dalla linfa lattiginosa di alcuni alberi, il cui nome botanico è hevea brasiliensis.

La sostanza estratta è processata per aumentare l’elasticità e la durata. Il lattice non viene utilizzato solamente per produrre i preservativi ma anche per alcuni prodotti medici e commerciali di uso quotidiano.

Il lattice contiene al suo interno alcuni antigeni che causano delle reazioni allergiche. Il sistema immunitario confonde tali antigeni con delle vere e proprie minacce all’organismo.

Questo, ovviamente, porta a una reazione eccessiva. La risposta dell’organismo si trasforma in infiammazione, prurito, gonfiore, tutti sintomi tipici dell’allergia.

La reazione avversa al profilattico, e alle sostanze che si usano per produrre i preservativi, non interessa solamente i soggetti maschili ma anche le donne. Le mucose della vagina, che entrano in contatto con il lattice, sono più suscettibili ed esposte.

Dermatite da contatto al preservativo

La reazione allergica al condom e alle sostanze in esso contenute si presenta con un gran numero di sintomi. Un’allergia che si sviluppa in modo graduale e può comparire anche dopo anni dal primo contatto.

Ecco perché gli operatori sanitari sono molto più suscettibili a sviluppare l’allergia a questo materiale con il quale vengono prodotti i guanti.

In base alla gravità dell’allergia è possibile riscontrare diversi sintomi. L’intolleranza al preservativo si può scatenare dopo aver toccato oggetti in lattice oppure dopo aver anche solo respirato le particelle di questa sostanza.

La sensibilità allergica al condom lieve si manifesta con una reazione localizzata che si caratterizza di sintomi immediati come:

Per quanto riguarda invece una reazione allergica moderata, oltre ai sintomi locali, si possono provare anche orticaria e gonfiore in altre aree che non hanno toccato direttamente il preservativo.

Si possono verificare anche altre sintomatologie quali:

L’ultima reazione che si può avere è quella grave che può portare anche a dei sintomi letali: si parla in questo caso di anafilassi.

In questo caso, il sistema immunitario produce una grandissima quantità di istamina che porta a un’infiammazione di tutto il corpo e produce: orticaria, ipertensione, difficoltà nella deglutizione, vertigini, dispnea, mal di stomaco, tachicardia, svenimento, nausea e ipotensione.

Questi sintomi sono improvvisi e possono peggiorare velocemente. In questo caso è fondamentale la somministrazione di epinefrina.

Le allergie sessuali

Tutte le allergie che sono collegate ai rapporti sono abbastanza facili da riconoscere perché causano tutte un aumento della frequenza cardiaca, della sudorazione, del formicolio e dell’arrossamento della pelle. Il respiro, poi, si fa sempre più profondo.

Le reazioni allergiche lieve nel corso dell’amplesso possono passare inosservate. Ci sono, però, reazioni: come l’angioedema, l’orticaria, l’asma e l’anafilassi che non possono essere ignorate.

La durata di una reazione allergica all’uso del preservativo cambia in base al livello di intolleranza al lattice del preservativo da parte del soggetto. I sintomi possono manifestarsi appena c’è il contatto con il preservativo oppure fino a 48 ore dopo il rapporto.

Non sempre i sintomi di una sensibilità eccessiva al preservativo sono causati dal lattice contenuto al suo interno, ci sono anche altri ingredienti che possono causare delle reazioni avverse.

Diversi soggetti hanno una reazione allergica allo spermicida. Si tratta di una sostanza che serve a uccidere in modo chimico gli spermatozoi presenti all’interno del liquido seminale maschile.

Questa ormai è raramente utilizzata ma non è illegale. È bene leggere sulla confezione del preservativo se presente o meno.

L’allergia allo spermicida interessa uomini e donne, i quali possono manifestare sintomi come: l’arrossamento, il prurito intimo, il gonfiore interno oppure ai genitali e il bruciore.

Uno spermicida si compone di diverse sostanze come la benzocaina, la mono fenossi polietossi, l’esilresorcinolo, la cloramina, il chinino o altre fragranze che vengono aggiunte.

All’interno di moltissimi preservativi è poi presente anche il nonoxynol-9, il quale è noto perché in grado di causare forti irritazioni e reazioni allergiche.

È bene ricordare che il consumo eccessivo di spermicidi può aumentare il rischio di contrarre delle infezioni sessualmente trasmissibili come, ad esempio, la clamidia e la gonorrea.

Cosa fare in caso di allergia

Quando si inizia a soffrire di un’allergia al lattice dei preservativi, è necessario rivolgersi immediatamente a un medico di fiducia, accertandosi di esporre al professionista tutti i propri sintomi.

Generalmente, l’uso di una crema a base di idrocortisone oppure una crema antistaminica dovrebbero causare sollievo quando si ha un’eruzione cutanea che causa prurito.

Nel caso in cui l’allergia al lattice del preservativo è grave, bisogna portare sempre con sé una siringa con epinefrina che si può iniettare per contrastare l’anafilassi.

Ci sono moltissimi preservativi che si possono utilizzare se si ha un’allergia al materiale principale di questi prodotti.

Questi rappresentano delle vere e proprie alternative ottime per i soggetti allergici.

Chi è allergico al lattice, può utilizzare profilattici in:

Insomma, grazie alla tecnologia di oggi è possibile trovare moltissime alternative ottime in farmacia o sul web. Usare il profilattico evita gravidanze indesiderate e la trasmissione di diverse malattie.

Il condom va sempre utilizzato per proteggersi.

La buona notizia è che se sei allergico al lattice, puoi usare i preservativi privi di questa sostanza. Questa potrebbe essere sicuramente un’ottima soluzione per proteggere i tuoi rapporti sessuali.

Prima di usare il condom ricorda di chiedere anche a lei se è allergica al lattice così come ad altre sostanze che potreste usare insieme tra le lenzuola.

Ad esempio il gel stimolante o lubrificanti per uomo o per donna. Dato che hanno ingredienti diversi verifica leggendo la scheda prodotto e sulla confezione.